Vittorio Grassi (1878 - 1958)
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Biografia breve
Vittorio Grassi (Roma 1878 - 1958) è stato un pittore del XIX e XX secolo. Di famiglia medio-borghese, fin dal 1902 espone quadri nelle maggiori mostre romane. Collabora a 'Novissima', la raffinata rivista di De Fonseca, edita dal 1901 al 1912 e poi a "La Casa" legandosi al gruppo che lavora intorno a Cambellotti. Inizia in questo periodo l'interesse per l'arte applicata e per il teatro. Del 1911 è un arredamento fatto per l'amico Avvocato Bengoni, del 1910 è tutto l'interno concepito con U. Bottazzi del villino la Casa il cui progetto ha vinto il concorso indetto per il cinquantenario dell'Unità d'Italia. I mobili di Grassi fin dai primi conosciuti, quelli disegnati per il suo studio nel 1907, per gli allestimenti delle Secessioni, per l'arredo di casa Scalabrini esposti in questa mostra, fino agli ambienti disegnati per le mostre di arti decorative di Monza del 1923 e 1925, mantengono un'ispirazione secessionista neo-medioevale: legni masselli, forme semplificate, incastri nel legno con zeppe, assenza di chiodi. L'ispirazione arcaica-medioevale, è sempre presente anche nelle sue pitture, nelle vetrate, nelle scenografie, nella grafica (illustra un'importante edizione della Vita Nova di Dante nel 1921). Collabora con Podrecca, disegna scenografie e costumi per l'Opera di Roma. Disegna francobolli, manifesti, vasi per la Ginori. Fonda il corso di scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma e vi insegna per circa 40 anni. Attivo fino agli anni "50, nelle mostre di Monza ha avuto me collaboratrici la moglie e la cognata Cora e Marisa Cappelli, che eseguivano pannelli ricamati su suoi disegni.
FONTE: ROMA ANNI VENTI
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